Il ruolo degli affetti nella vita psichica, nel lavoro diagnostico e in quello terapeutico. Le personalità "come se"

Pubblicato: 31 dicembre 2011
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Autori

Il concetto di personalità "come se" si rivela profondamente attuale. Sottratto alla psicopatologia, nella quale Helen Deutsch lo sviluppa, esso viene trasportato nell'ambito della "normalità" da Paul Roazen, che analizza i processi imitativi, non già identificatori, di legame con il leader. Ne emerge la visione di un generale conformismo che non risparmia neppure gli esponenti della nostra professione. Nel lavoro terapeutico, il fenomeno sociale delle personalità "come se" appare evidente attraverso il "terapeuticismo" cui si viene spesso allenati sin dalla formazione, ovvero attraverso l'attenzione prevalente verso le classificazioni e il risultato terapeutico. In sostanza, un tale conformismo psicoanalitico può essere visto come il "come se" collettivo del nostro mestiere, dove, nonostante i numerosi richiami all'autenticità, si sciorinano ricette su ciò che si "deve" fare. Una esemplificazione clinica tenta di mostrare la peculiarità del concetto e le difficoltà che si possono incontrare nel diagnosticarla.

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Loiacono, A. M. . (2011). Il ruolo degli affetti nella vita psichica, nel lavoro diagnostico e in quello terapeutico. Le personalità "come se". Ricerca Psicoanalitica, 22(3), 57–67. https://doi.org/10.4081/rp.2011.441