Commento

Nel mio commento esprimo pieno accordo con gli autori relativamente a tutti i temi da loro affrontati. In particolare, sottolineo la centralità del primo colloquio e dell’accoglienza nei confronti di chi richiede la cura, al fine di costruire uno “spazio di agibilità psicologica”. La mia opinione è che il lavoro che svolgiamo con i nostri pazienti fin dal primo incontro e all'interno del processo analitico non sia un lavoro di rivelazione bensì di costruzione di significati. Soffermandomi sulla consultazione in età evolutiva, sottolineo l’importanza di favorire la disponibilità dei genitori. Infine, anche a mio parere assume grande rilevanza l’inserimento della domanda di cura in un contesto di rete, che apre alla possibilità di un confronto fra i clinici.