l'analista oggetto di delega e la delega dell'analista: ostacoli e ponti verso l'assunzione del paziente

Pubblicato: 18 dicembre 2019
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Autori

In questo lavoro si propone una riflessione sul significato del concetto di assunzione all'interno del processo analitico, definito come la possibilità, per l'Io-soggetto, di fare i conti con la propria configurazione storica, di appropriarsene, di andare oltre l'attuazione di sè che avviene in base alla coscienza e accedere al rapporto qualitativo con l'organizza-zione che gli è propria attraverso la coscienza della coscienza, andando oltre la delega che è tendenza di ogni Io-soggetto e che accomuna paziente ed analista in quanto entrambi Io-soggetto. Ci si interroga, anche attraverso la breve illustrazione di un caso clinico, riguardo al senso e al ruolo dell'assunzione di sè e del paziente da parte dell'analista, all'interno della relazione terapeutica, e su quale sia il modo in cui l'analista possa favorire l'assunzione di sè del paziente attraverso l'assunzione di sè, rivolgendo un"attenzione costante ai giochi di deleghe e pretese reciproche che inevitabilmente si instaurano durante il processo analitico.

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Come citare

Piroli, V. (2019). l’analista oggetto di delega e la delega dell’analista: ostacoli e ponti verso l’assunzione del paziente. Ricerca Psicoanalitica, 30(3), 13–31. https://doi.org/10.4081/rp.2019.81