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Morte, angoscia ed esperienza metafisica
L’autore muove la sua riflessione a partire dalla filosofia antica, intesa come esercizio spirituale di vita vissuta, e introduce il tema della morte che secondo Platone ed altri filosofi antichi rappresentava il morire alla propria individualità per accedere ad un pensiero vero ed entrare in contatto con l’universalità del tutto cosmico. Successivamente approdando al pensiero filosofico moderno, attraverso Heidegger, viene introdotto il tema dell’angoscia quale inevitabile viatico per accedere al ‘puro essere’ dell’essere umano o Esserci; e infine da qui, soprattutto appoggiandosi al pensiero di Elèmire Zolla prova ad indicare una strada che, superando l’angoscia e ‘perdendo’ la propria individualità identitaria, possa portare a identificarsi con l’’essere che semplicemente è’ nel mondo. In quest’ultimo passaggio viene individuato il possibile emergere dei diversi disturbi mentali in luogo di una possibile illuminazione, soprattutto se si è lasciati soli nella propria esperienza fenomenologico esistenziale.
Come citare

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