Per una psicopatologia evolutiva

Pubblicato: 30 aprile 2011
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l'evoluzione della società ha cambiato la nostra visione di alcuni aspetti della psicopatologia. l'accento si sposta dalla patologia dei conflitti favorita da una società repressiva ad una patologia dei legami, dei limiti e della dipendenza facilitata da una società liberale. La problematica pulsionale dell'aggressività o della sessualità non può più essere pensata in altro modo se non dialetticamente con quella dell'identità, dei limiti, della paura di essere sopraffatti o dell'abbandono da parte delle persone investite. I fallimenti del narcisismo come l'importanza delle relazioni insicure precoci di questi soggetti, occupano una posizione centrale nella comprensione di queste patologie. l'adolescenza è un momento privilegiato d"espressione di queste problematiche. Il peso dei limiti, sia biologici che sociali, ridanno all'Io un ruolo centrale nella loro gestione. La sua capacità di fronteggiare o, al contrario, la sua vulnerabilità ai traumatismi sono variabili centrali nella prognosi. Questa evoluzione interroga i modelli classici della psicoterapia e, in senso generale, gli strumenti più efficaci per favorire un cambiamento dei soggetti.

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Come citare

Jeammet, P. . (2011). Per una psicopatologia evolutiva. Ricerca Psicoanalitica, 22(1), 15–23. https://doi.org/10.4081/rp.2011.458