Non sappiamo mai da dove il corpo ci sorprenderà

Pubblicato: 31 agosto 2014
Abstract Views: 135
View on FrancoAngeli: 0
Publisher's note
All claims expressed in this article are solely those of the authors and do not necessarily represent those of their affiliated organizations, or those of the publisher, the editors and the reviewers. Any product that may be evaluated in this article or claim that may be made by its manufacturer is not guaranteed or endorsed by the publisher.

Autori

A partire dal lavoro con i bambini, che porta inevitabilmente a stare con la presenza concreta del corpo, sia del paziente, sia dell'analista., le AA. si chiedono in quale prospettiva teorico-clinica inserire questa dimensione, passando attraverso la critica a un"idea di corpo oggetto o soggetto e di terapia intesa come "mentalizzazione" del corpo, e ipotizzando la necessità di considerare il processo del "corpo-mente-contesto". Tutto ciò ha implicazioni concrete non solo nel modo di lavorare nella stanza di analisi, ma anche e soprattutto nella formazione di professionisti profondamente "presenti a se stessi".

Dimensions

Altmetric

PlumX Metrics

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili.

Citations

Come citare

Cavalli, G., & Zerbi , O. . (2014). Non sappiamo mai da dove il corpo ci sorprenderà. Ricerca Psicoanalitica, 25(2), 29–46. https://doi.org/10.4081/rp.2014.367