l'attenzione e la confusione: l'assetto mentale analitico come agente del cambiamento

Pubblicato: 31 dicembre 2014
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Autori

Questo articolo prende le mosse da un"osservazione ad ampio raggio di ciò che accade nella relazione analitica, così come viene vissuta quotidianamente, cioè di come, solitamente, l'analista presti molta attenzione al paziente. Per prima cosa esso evidenzia l'importanza dell'incertezza nel lavoro analitico, facendo riferimento alle teorie dei sistemi dinamici non lineari, che collocano la complessità e l'imprevedibilità al centro dei loro modelli e della loro estetica: la validità matematico-scientifica di tali teorie avvalora una sensibilità psicoanalitica capace di accogliere l'ambiguità. Successivamente, si torna a parlare dell'attenzione dell'analista come elemento cardine del lavoro analitico in funzione del cambiamento.

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Come citare

Seligman, S. (2014). l’attenzione e la confusione: l’assetto mentale analitico come agente del cambiamento. Ricerca Psicoanalitica, 25(3), 9–29. https://doi.org/10.4081/rp.2014.354