Negoziare e rinegoziare, tra identità e cura

Pubblicato: 30 gennaio 2020
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Se per Freud il fondamento teorico dell'azione terapeutica dell'interpretazione era l'osservazione ritenuta oggettiva (analisi) dell'inconscio, in una visione post-moderna, costruzionista e relazionale, l'idea portante dell'azione terapeutica è diventata una relazione terapeutica, in grado di favorire un ri-arrangiamento di un repertorio fisso di interazioni-relazioni e previsioni-attese-strategie: in altre parole una negoziazione più vantaggiosa per l'analizzando. Anche l'espressione della coscienza è vista nel continuum interattivo implicito-esplicito, e la rinegoziazione di antiche decisioni di "non luogo a procedere" su specifici aspetti, anche attraverso i canali impliciti-procedurali, rende la relazione terapeutica un fattore liberante le capacità dell'analizzando di elaborare nuovi significati coscienti, precedentemente impraticabili, in altre parole: un"espansione della coscienza.

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Come citare

Carbone, T. (2020). Negoziare e rinegoziare, tra identità e cura. Ricerca Psicoanalitica, 27(2), 29–44. https://doi.org/10.4081/rp.2016.209

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