Il mondo del calcio tra stereotipi e profiling del tifoso

Pubblicato: 21 dicembre 2020
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Il calcio è un gioco, ma anche un fenomeno sociale. Come diceva Simon Kuper, "quando miliardi di persone si preoccupano di un gioco, esso smette di essere solo un gioco". Con di questo nuovo sport, si è diffusa anche l'idea del tifo spassionato e del sostegno alla squadra della propria città, sinonimo del senso di appartenenza alla propria terra. Per comprendere il fenomeno del tifo organizzato, è necessario mettere da parte i pregiudizi e gli stereotipi che vedono intorno a questo mondo, un velo di violenza e ignoranza. Attraverso questo studio, supportato da varie fonti bibliografiche, articoli di giornale, siti internet e sondaggi sul campo, abbiamo indagato il fenomeno per comprenderne meglio le origini, la diffusione e i legami interni ai gruppi che spingono gran parte dell'opinione pubblica a considerare i cosiddetti "Hooligans" come teppisti e facinorosi. Si sono esaminati i campanilismi celati dietro gli eventi violenti, la mentalità e le gerarchie. Lo studio svolto ha un duplice obbiettivo: verificare le conoscenze e le opinioni circa il fenomeno sociale analizzato da parte di un campione scelto, in relazione anche a macro argomenti quali il rapporto con la criminalità organizzata e l'estremismo politico, e delineare un profiling del tifoso organizzato.

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Come citare

Mastronardi, V. M., De Mola, R. ., & Angeloni, G. (2020). Il mondo del calcio tra stereotipi e profiling del tifoso. Rivista Di Psicopatologia Forense, Medicina Legale, Criminologia, 25(1-2-3). https://doi.org/10.4081/psyco.2020.546