NEL MONDO DELLA GIUSTIZIA: FRATTURE E CONTINUITA' TRA REGIME FASCISTA E ORDINAMENTO DEMOCRATICO

Pubblicato: 3 marzo 2020
Abstract Views: 1714
PDF: 2451
Publisher's note
All claims expressed in this article are solely those of the authors and do not necessarily represent those of their affiliated organizations, or those of the publisher, the editors and the reviewers. Any product that may be evaluated in this article or claim that may be made by its manufacturer is not guaranteed or endorsed by the publisher.

Autori

 

Per quanto possa apparire paradossale, per alcuni decenni dopo la caduta del fascismo nel mondo della giustizia convivono radicali fratture rispetto al regime e ferrea continuità nella struttura ordinamentale, negli uomini (le donne entreranno in magistratura solo nel 1964) e nelle prassi operative della magistratura italiana. Per rendersi conto di quanto fosse profonda la contraddizione tra fratture e continuità converrà richiamare per sommi capi lo stato della giustizia nel regime fascista, che a sua volta si poneva in termini di sostanziale continuità con lo Stato liberale. La magistratura non godeva nè dell'indipendenza esterna dal potere esecutivo, nè dell'indipendenza interna dai vertici dell'organizzazione giudiziaria e dai capi degli uffici. In particolare, il pubblico ministero era in rapporto di diretta dipendenza dal Ministro della giustizia; quanto alla magistratura giudicante,  i poteri relativi allo stato giuridico (ingresso in carriera, assegnazione della sede, trasferimenti, promozioni, incarichi direttivi, azione disciplinare) erano esercitati dal Ministro della giustizia o da commissioni di alti magistrati istituite presso il ministero. [continua]

Dimensions

Altmetric

PlumX Metrics

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili.

Citations

Come citare

Neppi Modona, G. (2020). NEL MONDO DELLA GIUSTIZIA: FRATTURE E CONTINUITA’ TRA REGIME FASCISTA E ORDINAMENTO DEMOCRATICO. Il Politico, 251(2), 239–254. https://doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.247