LA MAGISTRATURA: LA "RADICALE SVOLTA" DELLA METÀ DEGLI ANNI SESSANTA DEL NOVECENTO

Pubblicato: 3 marzo 2020
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Nel 1964 Magistratura Democratica, un nuovo gruppo di giudici e procuratori, sostenne un "cambiamento radicale" all'interno dell'Associazione Nazionale Magistrati volto a far rispettare i nuovi principi della Costituzione democratica del 1948. Il "cambiamento radicale" sostenuto da Magistratura Democratica ebbe una forte influenza sulla dichiarazione finale redatta dal XII Congresso ANM organizzato a Gardone nel 1965. Per la prima volta le donne parteciparono al congresso: fino ad allora le donne erano scandalosamente discriminate nell'accesso alla magistratura. Studenti e movimento operaio (1968) scossero la società italiana e la magistratura non fu protetta. Gli anni tra il 1968 e il 1974, nonostante la "strategia della tensione" e le bombe (Milano Piazza Fontana 1969, Milano Centrale di Polizia 1973, Brescia Piazza della Loggia 1974), sono la stagione delle riforme, che riflettono il profondo cambiamento della società e danno un nuovo ruolo alla magistratura. La magistratura che nella seconda metà degli anni Settanta ha sfidato e combattuto il terrorismo e la mafia è stata la magistratura nata dal "cambiamento radicale" iniziato a metà degli anni Sessanta.

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Bruti Liberati, E. (2020). LA MAGISTRATURA: LA "RADICALE SVOLTA" DELLA METÀ DEGLI ANNI SESSANTA DEL NOVECENTO. Il Politico, 251(2), 77–104. https://doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.237