La ricerca infermieristica: realtà o utopia

Published: June 23, 2009
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Introduzione “Per poter parlare del nursing come scienza, bisogna dimostrare che esso si presta ad essere oggetto di ricerca scientifica[…]Se oggi, in tutte le professioni come l’industria, l’indagine scientifica serve a risolvere dei problemi e fornisce la base alle attività di programmazione, perché dovrebbe fare eccezione proprio la professione infermieristica?” (Virginia Henderson).1 Un percorso di ricerca nasce dalla curiosità e dalla capacità di porsi domande a partire dalla pratica quotidiana. Per proseguire nello stimolo iniziale, occorre conoscere la letteratura e la metodologia della ricerca, che permette di sviluppare la domanda in un percorso strutturato e trovare, alla fine, delle risposte”.2 L’infermieristica è una disciplina che si giustifica in un corpo sistematico di conoscenza, unico e specifico, in continua evoluzione e al pari di tutte le altre discipline, necessita di una revisione continua per garantire una pratica sicura ed efficace. Lo scopo della ricerca infermieristica è di sviluppare conoscenze specifiche per la risoluzione dei problemi e il miglioramento dell’assistenza al paziente. Florence Nightingale fu la prima infermiera a utilizzare la statistica, per raccogliere e analizzare i dati epidemiologici al fine di interpretare le informazioni sull’evoluzione delle malattie e sull’efficacia delle prestazioni fornite (Motta, 2002). La fondatrice del nursing moderno fu un’ottima ricercatrice grazie alla sua abilità di registrazione, codificazione, concettualizzazione, analisi, sintesi e utilizzo dei grafici. La ricerca, infatti, unisce teoria, formazione e pratica. Il ruolo dell’infermiere, rispetto al fine ed all’utilizzo della ricerca, è stato delineato molti dei documenti che guidano i programmi di studi accademici, influenzano la pratica e determinano la qualità e i risultati dell’assistenza infermieristica. Molteplici sono anche i riferimenti normativi che riguardano questo argomento, tra essi il Decreto Ministeriale 739/94 che all’art. 4 definisce l’infermiere come colui che “…concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca”.3 Anche l’art. 3.1 del Codice deontologico sollecita e segnala la ricerca come momento fondante della professione e ribadisce che “L’infermiere partecipa alla formazione professionale, promuove e attiva la ricerca, cura la diffusione dei risultati, al fine di migliorare l’assistenza infermieristica”. 4

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Orlando, L., & Bianchi, M. (2009). La ricerca infermieristica: realtà o utopia. Hematology Meeting Reports (formerly Haematologica Reports), 2(6). https://doi.org/10.4081/hmr.v2i6.773