Le carenze dei fattori solubili della coagulazione

Published: June 19, 2009
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Semiotica delle malattie emorragiche Ogni medico in presenza di un paziente che si rivolge a lui lamentando delle manifestazioni emorragiche è in grado con l’accurata raccolta di alcuni dati anamnestici e senza alcun esame di laboratorio di operare un primo filtro nell’individuazione di un soggetto portatore di alterazioni dell’emostasi. In particolare nella pratica come si procede? È innanzitutto importante stabilire l’età di insorgenza dei sintomi emorragici e la loro incidenza familiare. Infatti la presenza di sintomi dalla nascita o dalla prima infanzia e la loro familiarità orientano, anche se in maniera non esclusiva, verso le sindromi emofiliche, mentre i più frequenti difetti della fase vaso-piastrinica (piastrinopenie) sono in genere acquisiti e sporadici.

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Muleo, G., Santoro, R., & Iannaccaro, P. (2009). Le carenze dei fattori solubili della coagulazione. Hematology Meeting Reports (formerly Haematologica Reports), 1(6). https://doi.org/10.4081/hmr.v1i6.655